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Voxel Informatica s.a.s.

Google dice addio a goo.gl

Google ha annunciato che tra poco più di un anno tutti i link accorciati dal servizio goo.gl smetteranno di funzionare. Questa decisione segna la fine definitiva di un percorso di dismissione avviato da tempo. Il servizio goo.gl, introdotto nel 2009, ha permesso di abbreviare i collegamenti alle pagine web e ad altri contenuti su Internet, facilitandone la gestione e la condivisione. Tuttavia, il 25 agosto 2025, questi URL non saranno più operativi.

goo.gl: L’addio definitivo previsto per il 2025

Per chi non fosse familiare, goo.gl è stato uno strumento popolare per la creazione di URL brevi, come trasformare https://www.voxel-informatica.it/goo-gl-addio-url-non-funzionanti/ in https://goo.gl/******. A partire dal 23 agosto 2024, i link generati mostreranno una pagina di intermezzo con un messaggio relativo alla dismissione del servizio prima di portare a destinazione. Il servizio cesserà definitivamente il 25 agosto 2025.

Il declino dell’URL shortener di Google

Google ha spiegato che la decisione è dovuta a un cambiamento radicale nelle modalità di ricerca e fruizione dei contenuti su Internet. Inoltre, sono stati resi disponibili numerosi URL shortener alternativi nel tempo. Tuttavia, per chi si troverà ad affrontare collegamenti non più funzionanti, questa può sembrare una magra consolazione. Questo cambiamento rischia di alimentare il fenomeno del decadimento digitale, che erode progressivamente quanto presente online e rende più difficoltoso l’accesso alle risorse.

Una lunga storia: dal lancio alla dismissione

Il servizio goo.gl è stato lanciato a dicembre 2009, inizialmente legato a Google Toolbar e Feedburner, diventando poi un’entità autonoma l’anno successivo. Già dall’aprile 2018 non accettava nuovi utenti e dal 2019 ha smesso di accorciare nuovi link. Ora, con la chiusura definitiva all’orizzonte, è chiaro che Google considera superata la necessità di un proprio servizio di URL shortening, data la vasta disponibilità di alternative.


Aggiornamenti come questo sono cruciali per chi gestisce contenuti online, poiché la perdita di URL funzionanti può avere un impatto significativo sulla fruibilità delle risorse. Continuate a seguirci per ulteriori notizie e consigli su come adattarsi ai cambiamenti nel mondo digitale.

Linux Cresce Ancora: Il Market Share Torna Sopra il 4%

Secondo le nuove statistiche condivise da StatCounter, aggiornate a fine giugno 2024, Linux sta registrando una nuova crescita in termini di market share, superando nuovamente il 4% e attestandosi al 4,05%. Questo risultato era già stato raggiunto alcuni mesi fa, seguito da un lieve calo.

Sistemi Operativi Desktop: Linux torna a crescere

Rispetto a maggio, Linux ha segnato una variazione positiva del +0,28%. È importante notare che queste statistiche escludono i dispositivi basati su ChromeOS, nonostante condividano lo stesso kernel, e si concentrano esclusivamente su distribuzioni come Ubuntu, Fedora e Linux Mint. Al contrario, la piattaforma di Google destinata ai Chromebook è scivolata all’1,93% (-0,57%).

La situazione di Windows: Windows 11 in crescita, calo per Windows 10

Anche per Microsoft ci sono cambiamenti significativi. Considerando tutte le versioni di Windows in circolazione, il sistema operativo occupa il 72,81% del mercato, registrando un calo dell’1,10%.

Un’analisi più dettagliata mostra che Windows 11 è in crescita, sfiorando il 30% (29,75%, +2,08%), a scapito del predecessore Windows 10, che per il secondo mese consecutivo ha perso quota, attestandosi al 66,04% (-2,30%). Nonostante la distribuzione ancora massiva nel settore PC, l’impegno di Microsoft per incentivare l’upgrade a Windows 11 sta iniziando a dare i suoi frutti, anche se il tempo stringe considerando la scadenza del supporto ufficiale per Windows 10 fissata per ottobre 2025. È improbabile che si assista a un avvicendamento completo tra le due versioni entro poco più di un anno.

Le vecchie versioni di Windows: un resiliente W7

Infine, è interessante notare che alcune versioni obsolete di Windows continuano a essere utilizzate da un gruppo di utenti fedeli. Windows 7, ad esempio, ha registrato una crescita, attestandosi al 2,96% (+0,30%). Anche Windows 8.1 (0,40%, -0,03%) e Windows 8 (0,36%, +0,12%) mantengono una piccola, ma presente, quota di mercato.

In sintesi, il panorama dei sistemi operativi desktop mostra una crescita interessante per Linux, una continua transizione tra le versioni di Windows e una persistenza di alcune edizioni più datate del sistema operativo di Microsoft.

Guida per passare ad un account locale su Windows

Recentemente, Microsoft ha pubblicato sul suo sito ufficiale una guida su come gli utenti possono passare da un account locale a un account Microsoft sui propri PC Windows. Successivamente, l’azienda ha aggiornato la guida includendo una sezione separata per la migrazione inversa: da un account Microsoft a un account locale.

Il Ripristino della Guida dopo la Rimozione

In un primo momento, Microsoft ha rimosso la sezione dedicata alla migrazione verso un account locale, suscitando notevole malcontento tra gli utenti. Probabilmente a causa delle reazioni negative, l’azienda di Redmond ha deciso di ripristinare questa parte della guida, dimostrando di ascoltare le preferenze dei propri utenti.

La Nuova Guida Online per il Passaggio da un Account Microsoft a un Account Locale su Windows 11

Microsoft promuove l’utilizzo degli account online durante la configurazione di Windows 11, offrendo vantaggi come l’integrazione semplificata dei servizi Microsoft, maggiore sicurezza e sincronizzazione dei dati su diversi dispositivi. Tuttavia, molti utenti preferiscono ancora utilizzare account locali per una maggiore riservatezza dei dati o per la facilità d’uso.

Istruzioni per il Passaggio da un Account Microsoft a un Account Locale

Microsoft ha ora ripristinato e aggiornato la guida per spiegare come passare da un account Microsoft a un account locale su Windows 11. Ecco i passaggi da seguire:

  1. Aprire l’applicazione Impostazioni sul dispositivo Windows.
  2. Selezionare “Account” e quindi “Informazioni personali”. È possibile accedere a questa sezione anche digitando “Informazioni personali” nella barra di ricerca.
  3. Se si utilizza un account Microsoft, verrà visualizzata l’opzione “Accedi con un account locale”. Fare clic su di essa.
  4. Inserire un nome utente, una password e un suggerimento per la password. Il nome utente deve essere unico sul dispositivo.
  5. Fare clic su “Avanti”, quindi su “Disconnetti e termina”.
  6. Ricollegarsi al dispositivo utilizzando il nuovo account locale.

Consigli di Sicurezza

Quando si utilizza un account locale, è altamente consigliato creare un disco di ripristino della password. In caso di dimenticanza della password e in assenza di questo disco, non sarà possibile recuperare l’accesso al proprio account.

Guida per il Recupero della Password

Microsoft ha inoltre pubblicato una nuova guida su come reimpostare la password di un account Microsoft o di un account locale, un’informazione preziosa per chiunque dimentichi le proprie credenziali di accesso.

Con queste istruzioni, gli utenti hanno ora a disposizione una risorsa completa per gestire i propri account, sia locali che Microsoft, su Windows 11, garantendo un’esperienza d’uso più flessibile e sicura.

StrelaStealer: Il Nuovo Malware

Gli analisti di SonicWall hanno recentemente rilevato una nuova ondata di attacchi informatici attribuiti a StrelaStealer, un malware particolarmente sofisticato che utilizza JavaScript per sottrarre credenziali. Questo tipo di malware ha riacceso le preoccupazioni sulla sicurezza informatica, in quanto mira principalmente a utenti e organizzazioni europee.

Cos’è StrelaStealer

StrelaStealer è un tipo di malware noto come “credential stealer”, progettato per rubare informazioni sensibili come nomi utente, password e altre credenziali di accesso. La particolarità di StrelaStealer risiede nel suo utilizzo di JavaScript per eseguire le sue operazioni malevole, rendendolo sia efficiente che difficilmente rilevabile dai sistemi di sicurezza tradizionali.

Come StrelaStealer Ruba le Credenziali

Secondo l’analisi di SonicWall, StrelaStealer si diffonde principalmente attraverso email di phishing. Queste email contengono allegati o link a siti web compromessi che, una volta aperti o cliccati, eseguono script JavaScript nascosti. Questi script iniziano il processo di infezione del sistema, spesso sfruttando vulnerabilità del browser o del sistema operativo.

Una volta installato, StrelaStealer agisce in modo discreto per catturare le credenziali memorizzate nei browser e in altre applicazioni. I dati raccolti vengono quindi inviati a server controllati dai cybercriminali, i quali possono utilizzare queste informazioni per ulteriori attacchi o per vendere le credenziali sul dark web.

Tecniche di Evasione

Uno degli aspetti più preoccupanti di StrelaStealer è la sua capacità di evitare il rilevamento. Utilizzando JavaScript, il malware riesce a passare inosservato attraverso molte delle difese tradizionali basate su firme.

Inoltre, StrelaStealer adotta tecniche avanzate di offuscamento del codice, rendendo ancora più difficile per gli analisti di sicurezza individuare e comprendere il comportamento del malware. AlienVault ha riportato che StrelaStealer utilizza tecniche di evasione avanzate, come il rilevamento dell’ambiente sandbox, per evitare l’analisi da parte dei ricercatori di sicurezza. Questo comportamento avanzato consente al malware di operare inosservato per periodi più lunghi, aumentando il potenziale danno.

Obiettivi Geografici e Settoriali di StrelaStealer

La recente ondata di attacchi StrelaStealer ha preso di mira specificamente l’Europa, con un’attenzione particolare verso le aziende del settore finanziario, sanitario e tecnologico. Questo focus geografico e settoriale suggerisce che i cyber criminali dietro StrelaStealer stanno adottando una strategia mirata per massimizzare il potenziale impatto delle loro attività malevole.

Dettagli sui Server di Comando e Controllo

L’analisi di AlienVault include anche una mappa dettagliata dei server di comando e controllo (C2) utilizzati da StrelaStealer. Questi server sono situati in varie regioni europee, tra cui Spagna, Germania, Polonia e Italia. La distribuzione geografica dei server C2 indica un’infrastruttura ben organizzata, progettata per garantire la resilienza e la continuità delle operazioni malevole.

Indicatori di Compromissione (IoC) di StrelaStealer

Gli indicatori di compromissione (IoC) rilevati includono diversi indirizzi IP e URL utilizzati da StrelaStealer per comunicare con i suoi server di comando e controllo. Questi IoC sono cruciali per il rilevamento e la mitigazione del malware, permettendo alle organizzazioni di aggiornare le loro difese e bloccare le connessioni verso questi endpoint malevoli. Dalla tabella estratta dal report, alcuni degli IoC rilevati includono:

Questi indicatori sono essenziali per identificare e bloccare le comunicazioni del malware.

Misure di Prevenzione

Per proteggersi da StrelaStealer, SonicWall consiglia una serie di misure preventive:

  1. Educazione degli Utenti: È fondamentale che gli utenti siano consapevoli dei rischi legati alle email di phishing e sappiano riconoscere i segnali di un possibile attacco.
  2. Aggiornamento Regolare del Software: Mantenere aggiornati il sistema operativo e tutte le applicazioni è essenziale per ridurre le vulnerabilità sfruttabili.
  3. Utilizzo di Soluzioni di Sicurezza Avanzate: Implementare software di sicurezza che utilizzano tecniche di rilevamento basate sul comportamento può migliorare significativamente la capacità di identificare minacce come StrelaStealer.
  4. Controlli di Accesso e Autenticazione Multi-Fattore (MFA): L’adozione di MFA può limitare il danno che un furto di credenziali può causare, rendendo più difficile per i cybercriminali accedere ai sistemi anche se in possesso delle password.

StrelaStealer rappresenta una minaccia significativa per la sicurezza informatica, e adottare misure preventive adeguate è essenziale per proteggere le informazioni sensibili delle organizzazioni e degli utenti.