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La Crittografia dei dati: un pilastro della sicurezza informatica

La crittografia dei dati è uno degli elementi fondamentali per garantire la sicurezza informatica. Essa trasforma informazioni leggibili in un formato illeggibile per proteggerle da accessi non autorizzati. In questo articolo, esploreremo in modo semplice ed efficace come funziona la crittografia, gli algoritmi più comuni come AES e RSA, e come questi strumenti possano essere utilizzati per proteggere i dati della tua organizzazione, sia quando sono archiviati sui server che durante il loro trasferimento attraverso le reti.

Inoltre, vedremo come integrare la crittografia nella tua strategia di sicurezza informatica complessiva, fornendo le basi necessarie per prendere decisioni informate senza complicarsi con termini troppo tecnici.


Cos’è la crittografia dei dati? come funziona

La crittografia è un processo che protegge i dati trasformandoli da un formato leggibile (testo in chiaro) a uno illeggibile (testo cifrato), utilizzando algoritmi matematici e chiavi di crittografia.

Ad esempio, un’email contenente informazioni sensibili, come i dettagli aziendali, può essere trasformata in una sequenza di caratteri apparentemente casuali. Senza la chiave corretta per decifrarla, questa sequenza non avrà alcun significato.

La crittografia si applica in due casi principali:

  1. Dati a riposo: si riferisce ai dati che sono archiviati, come quelli nei database, sui dischi rigidi o nel cloud.
  2. Dati in transito: sono i dati che vengono trasferiti tra dispositivi, come le email o i file inviati tramite Internet.

Gli algoritmi di crittografia usano formule matematiche per mantenere i dati sicuri. Sebbene i dati crittografati possano sembrare confusi e casuali, seguono uno schema matematico ben preciso che li rende decodificabili solo con la giusta chiave di crittografia.

Quando si criptano i dati, il destinatario ha bisogno della chiave giusta per decifrarli. In questo modo, anche se qualcuno riesce a intercettare i dati, non potrà accedervi senza la chiave corretta. Un esempio di attacco alla sicurezza è l’attacco brute-force, dove un hacker tenta di indovinare la chiave di decrittazione provando tutte le combinazioni possibili.

Ecco i passaggi principali del processo di crittografia:

  1. Testo normale: il processo parte da informazioni leggibili, come email, dati clienti o transazioni finanziarie.
  2. Algoritmo di crittografia: per proteggere i dati viene applicato un algoritmo matematico, come l’AES (Advanced Encryption Standard).
  3. Chiave di crittografia: una chiave unica, simile a una password, è utilizzata per trasformare il testo in chiaro in un formato cifrato, incomprensibile per chi non ha la chiave corretta.
  4. Testo cifrato: una volta crittografati, i dati diventano illeggibili e possono essere memorizzati o trasmessi in modo sicuro. Senza la chiave di decrittazione, questi dati non hanno alcun significato.
  5. Decrittazione: gli utenti autorizzati, in possesso della chiave di decrittazione corretta, possono convertire i dati da testo cifrato a testo leggibile.

Esempio Pratico

Immagina un’azienda che crittografa le informazioni sensibili, come i numeri delle carte di credito dei clienti, archiviate nei suoi server. Anche se un hacker riuscisse a violare la rete, ciò che troverebbe sarebbe una sequenza incomprensibile di dati. Non potrà leggere né utilizzare tali informazioni senza la chiave di decrittazione, proteggendo così i dati anche in caso di una violazione.


Il ruolo delle chiavi di crittografia

Le chiavi di crittografia sono essenziali nel processo di protezione dei dati. Sono la parte “segreta” che consente di trasformare i dati leggibili in formato cifrato e viceversa.

Cos’è una chiave di crittografia?

Una chiave di crittografia è una sequenza unica di caratteri utilizzata per codificare e decodificare i dati. Le chiavi non sono oggetti fisici, ma elementi digitali rappresentati da numeri o stringhe alfanumeriche. A seconda dell’algoritmo utilizzato, la chiave può essere lunga da 128 a 256 bit o più.

Le chiavi di crittografia si presentano in vari formati e modalità:

  1. Rappresentazione digitale: ad esempio, una chiave AES potrebbe essere una lunga sequenza di numeri binari o esadecimali. La lunghezza e il formato della chiave dipendono dall’algoritmo e dalla sicurezza desiderata.
  2. File chiave: alcune chiavi vengono archiviate in file protetti, utilizzabili da specifici software o sistemi. Questi file sono protetti da misure di sicurezza aggiuntive.
  3. Coppie di chiavi (Crittografia Asimmetrica): in algoritmi come RSA, le chiavi sono in coppia: una chiave pubblica (che può essere condivisa) e una chiave privata (che deve rimanere segreta). La chiave pubblica cifra i dati, mentre la chiave privata li decifra.
  4. Moduli di sicurezza hardware (HSM): per una maggiore sicurezza, le chiavi possono essere gestite da dispositivi hardware specializzati che le proteggono fisicamente. Gli HSM sono utilizzati per garantire la conformità a normative come GDPR, HIPAA e PCI DSS.
  5. Smart card e token USB: dispositivi fisici che memorizzano le chiavi di crittografia in modo sicuro, impedendo che vengano esposte. Questi dispositivi sono utilizzati per eseguire operazioni di crittografia senza rivelare la chiave.

Conclusioni: Come integrare la crittografia nella tua strategia di sicurezza

La crittografia è uno strumento fondamentale per proteggere i dati aziendali e personali. Applicarla correttamente e comprendere il ruolo delle chiavi di crittografia ti aiuterà a prevenire accessi non autorizzati e attacchi informatici. Integrare la crittografia nella tua strategia di sicurezza informatica è un passo essenziale per proteggere le informazioni sensibili, garantire la privacy degli utenti e rispettare le normative vigenti.

La chiave per una protezione efficace dei dati è comprendere come funziona la crittografia e come applicarla in modo strategico, adattandola alle esigenze specifiche della tua organizzazione.

Colosseum: il supercomputer italiano per l’intelligenza artificiale generativa

Il supercomputer Colosseum, progettato per l’addestramento dei modelli di intelligenza artificiale generativa, segna un importante passo avanti per l’Italia nel campo della tecnologia avanzata. Realizzato da iGenius, una startup italiana, questo supercomputer sarà tra i più potenti al mondo e rappresenterà un pilastro nell’innovazione per i settori ad alta regolamentazione come la finanza, la sanità e la pubblica amministrazione.

Un’architettura all’avanguardia per prestazioni straordinarie

Colosseum è costruito su una potente infrastruttura basata su un DGX SuperPOD di NVIDIA, integrando circa 80 sistemi DGX GB200. Ogni sistema sarà composto da 36 CPU Grace e 72 GPU Blackwell di NVIDIA, una combinazione che permette al supercomputer di raggiungere prestazioni di circa 115 ExaFLOPS (1 ExaFLOP = 1 quintilione di operazioni al secondo), una capacità che lo rende uno dei più grandi supercomputer per applicazioni AI al mondo. Queste caratteristiche permetteranno a iGenius di sviluppare modelli AI generativi open source e Large Language Model (LLM) con oltre un trilione di parametri, che verranno utilizzati per risolvere le sfide più complesse nei settori della finanza, della sanità e della pubblica amministrazione.

Energia rinnovabile per un impatto sostenibile

Un aspetto innovativo di Colosseum è il sistema di raffreddamento a liquido, che sarà alimentato esclusivamente da energia rinnovabile. Questo approccio non solo consente di ottenere alte prestazioni computazionali, ma rispetta anche gli impegni di sostenibilità, riducendo l’impronta ambientale del supercomputer.

Utilizzo di tecnologie NVIDIA avanzate

iGenius sfrutterà la potente piattaforma software NVIDIA AI Enterprise, insieme all’architettura NVIDIA Nemotron e al framework NVIDIA NeMo, per sviluppare modelli di AI di ultima generazione. Questi modelli saranno offerti come microservizi NVIDIA NIM, una tecnologia che consente di integrare facilmente le capacità di intelligenza artificiale nei processi aziendali. Tra i primi a utilizzare questi modelli ci saranno importanti istituzioni finanziarie, comprese alcune delle principali società di gestione patrimoniale e finanziaria a livello mondiale, tra cui istituzioni finanziarie F100.

Un passo verso il futuro con investimenti strategici

Questo progetto arriva in un momento particolarmente favorevole per iGenius. La startup ha recentemente completato un round di finanziamenti da 650 milioni di euro, con investitori di rilievo come Angel Capital Management ed Eurizon Asset Management, che hanno contribuito a far crescere il valore dell’azienda al di sopra del miliardo di euro, conferendole lo status di unicorno. Questa iniezione di capitale permetterà a iGenius di espandere ulteriormente le sue operazioni e accelerare lo sviluppo di soluzioni AI di avanguardia.

Le parole di Uljan Sharka, CEO di iGenius

Uljan Sharka, CEO di iGenius, ha sottolineato l’importanza della collaborazione con NVIDIA, dichiarando:

“La combinazione della nostra esperienza software e il computing accelerato di NVIDIA ci aiuta a sbloccare opportunità trasformative per risolvere sfide straordinarie, in passato irrisolvibili, nei settori della finanza, della sanità e della pubblica amministrazione, al servizio dei clienti di tutto il mondo.”

Con Colosseum, l’Italia si prepara a entrare nell’élite mondiale dei leader nell’intelligenza artificiale e nel computing ad alte prestazioni.